La Fondazione Michael J.Fox si occupa di trovare i migliori trattamenti per rallentare, arrestare o addirittura prevenire la progressione della malattia di Parkinson. Fino ad oggi ha finanziato oltre 900 milioni di dollari nella ricerca. Grazie a questi fondi, attualmente sono più di 35 le potenziali terapie che stanno avanzando attraverso studi clinici.
Concentrandosi sulle reali necessità dei pazienti, gli studi sovvenzionati dalla fondazione si sono focalizzati soprattutto su come contrastare il periodo “off”. Si tratta di un fenomeno, chiamato anche wearing off o deterioramento da fine dose, che avviene quando, dopo anni dall’inizio dell’assunzione di levodopa, sintomi come tremore o rigidità ritornano tra le dosi dei farmaci, avvertendo così svanire l’effetto del medicinale. Andando a influire notevolmente sullo svolgimento delle normali attività quotidiane, il periodo “off” ha notevoli ripercussioni sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette.
Nel 2014 la Fondazione ha svolto un sondaggio su oltre 3000 persone, rilevando che oltre il 60% degli intervistati si trovava in uno stato di “wearing off” per due o più ore al giorno.
Proprio per contrastare questo problema molto diffuso, la Fondazione ha lanciato il farmaco Inbrija, approvato nel 2018 dalla FDA (Food and Drug Administration).
Inoltre, investendo un totale di oltre 1,4 milioni di dollari, la Fondazione ha in parte finanziato la Fase 1 degli studi su Kynmobi, una formulazione di apomorfina con via di somministrazione sublinguale, della società di biotecnologie Cynapsus Therapeutics, acquisita nel 2016 dalla Sunovion Pharmaceutical Inc. che ha proseguito con lo sviluppo del farmaco.
Kynmobi è una nuova terapia utilizzabile nel trattamento del periodo “off” quando i farmaci per via orale non riescono a controllare i sintomi della patologia. Il 21 maggio 2020 ha ricevuto l’approvazione della FDA.
M.J.fox foundation