I ricercatori hanno anche osservato che le zone di integrazione variabili individualmente corrispondevano a siti associati a un trattamento di stimolazione cerebrale profonda meno efficace, come il globus pallidus nel trattamento della distonia (solo il 30% -50% di miglioramento dei sintomi nella maggior parte dei pazienti).

I ricercatori hanno concluso che i loro dati evidenziano la necessità di una “mappatura funzionale di precisione” prima di avviare qualsiasi procedura di stimolazione cerebrale profonda, nella speranza che l’individuazione di zone di integrazione individualizzate porti a risultati migliori per il trattamento DBS.

I ricercatori hanno anche osservato che la zona di integrazione è individualmente corrispondente ai siti associati a un trattamento di stimolazione cerebrale profonda meno efficace, come il pallido pallido nel trattamento della distonia (solo il 30% -50% di miglioramento dei sintomi nella maggior parte dei Pazienti).

I principi hanno concluso che i loro dati evidenziano la necessità di una “mappatura funzionale di precisione” prima di qualsiasi procedura di stimolazione cerebrale profonda, nella speranza che l’individuazione della zona di integrazione sia personalizzata nei risultati migliori per il trattamento DBS.

Quindi cosa significa tutto questo?

La stimolazione cerebrale profonda (o DBS) è diventata un approccio terapeutico standardizzato per le persone con Parkinson che non rispondono più alle terapie dopaminergiche (come Levodopa). Più di 150.000 persone in tutto il mondo hanno subito la procedura. I ricercatori del Parkinson sono in continua ricerca per migliorare i risultati della terapia di stimolazione cerebrale profonda.

La DBS deve essere adattata alle esigenze individuali di ogni paziente con una programmazione personalizzata. Si sta cercando di trovare un metodo che sia universale, ma per saperlo ci vorrà tempo.